Interventi di chirurgia orale a Firenze

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Chirurgia orale

Gli interventi di chirurgia orale includono diverse operazioni eseguite dai dentisti, non solo a livello del dente ma anche di ossa mascellari e mandibolari, impossibili da effettuare in assenza di strumenti, macchinari e personale ospedaliero.

 

Il dentista, quindi, è in grado di effettuare alcuni interventi all’interno del proprio studio in un ambiente sterile e sicuro. Ogni intervento di chirurgia orale, chiaramente, avviene sotto l’effetto dell’anestesia ed è seguito dall’applicazione di una sutura e di una copertura antibiotica, nella maggior parte dei casi.

  • Avulsione

    Le cause che portano a rendere necessaria un’estrazione sono molteplici anche se la si ritiene l’ultima soluzione in seguito ad aver valutato accuratamente la situazione dell’elemento. Vi si ricorre in caso di fratture verticali, denti distrutti da carie o compromessi da malattia parodontale, in caso di sovraffollamento e denti del giudizio infetti o mal posti. Quest’ultimi compaiono in bocca dopo tutti gli altri denti e spesso non hanno spazio a sufficienza per erompere in modo corretto facendoli rimanere in parte o totalmente inclusi. Questo può essere causa di infiammazioni croniche, gravi infezioni dolorose e il danneggiamento di denti adiacenti e dell’osso e richiede quindi un intervento di estrazione che lascerà uno spazio vuoto ad avvenuta guarigione della gengiva. È bene sostituire il dente mancante onde evitare lo spostamento di denti antagonisti e adiacenti. 

  • Lembo

    Il lembo è semplicemente il taglio della gengiva effettuato con un bisturi. È necessario in caso di estrazioni complicate o di denti inclusi o di altri interventi che richiedono l’esposizione di un tessuto non superficiale.

  • Apicectomia

    Si tratta della rimozione dell’apice della radice del dente precedentemente devitalizzato che presenta una grave infezione come può essere un granuloma formatosi in seguito a una carie. È necessario raggiungere quindi la radice effettuando un lembo. In seguito si rimuove l’apice della radice e si sigilla la parte rimanente. 

  • Rizotomia

    È la rimozione dell’intera radice di un dente che per un avanzato stato infettivo non risponde positivamente a cure alternative. Anche per la rizotomia è previsto un lembo e la sigillatura della parte che ha subito la lesione.

  • Rizectomie

    Si parla di rizectomia quando è necessario separare due radici troppo vicine in modo da creare spazio sufficiente per potervi accedere più facilmente e procedere con la terapia. Una causa per cui si sceglie di effettuare una rizectomia è per poter eliminare il tartaro formatosi in profondità del dente evitando così ulteriori danneggiamenti anche ai denti adiacenti. 

  • Tumori benigni

    Nel caso vengano diagnosticati tumori benigni nel cavo orale, la scelta terapeutica dipende principalmente dalla stadiazione del tumore. Negli stadi precoci, con lesione limitata, la terapia di scelta è quella chirurgica, a bassa invasività durante la quale viene rimosso il tumore ed è un intervento effettuabile in studio evitando un ricovero ospedaliero.

  • Innesto osseo

    In alcuni pazienti, in seguito ad esame radiografico, si può rilevare un ridotto spessore osseo a livello di seno mascellare o osso mandibolare che causa la scarsa stabilità di elementi dentari o l’impossibilità di successo in caso di impianto. In questi casi è possibile effettuare un innesto osseo tramite l’inserimento di materiale altamente biocompatibile, osso sintetico, che permette di decelerare un processo di perdita dentale o di poter inserire impianti per sostituire i denti mancanti.

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